Dobbiamo essere orgogliosi dei nostri valori e di come questi siano indelebili nel tempo e, per ciò stesso, dobbiamo trasmetterli alle giovani generazioni, sempre più lontane nel tempo dall’esperienza della guerra di liberazione. Così il sindaco Fabrizio Quarto, questa mattina, nel corso del suo intervento pronunciato in occasione del 78° anniversario della Liberazione d’Italia, celebrato e organizzato dalla Civica Amministrazione.
Il corteo cittadino, dopo essersi formato in piazza Garibaldi presso la casa comunale ed aver attraversato Corso Italia, è giunto in piazza Vittorio Emanuele per la deposizione di una corona di alloro al “Monumento ai Caduti” da parte del sindaco Fabrizio Quarto, accompagnato dal comandante della Compagnia Carabinieri di Massafra, Cap. Quintino Russo, dal comandante la Polizia Locale Mirko Tagliente e dal commissario superiore PL Michele Locorotondo.
Il servizio d’onore è stato reso dagli uomini della locale Compagnia dei Carabinieri.
Alla cerimonia hanno partecipato anche: il comandante della Stazione Carabinieri Luogotenente Leonardo Carucci, l’Associazione Carabinieri, l’Associazione Bersaglieri, l’ANPI, la Società Operaia, una rappresentanza del Servizio Emergenza Radio – Protezione Civile, dei volontari della Croce Rossa Italiana, del MASCI, autorità civili, militari e religiose.
Oggi – ha affermato il sindaco Quarto – ricorre il 78° anniversario della Liberazione che sancisce ancora una volta, al di là di qualsiasi termine ed equilibrismo lessicale, come l’Italia sia un grande paese che lotta costantemente per affermare i diritti umani e la buona convivenza civile. A tal proposito ringraziamo – ha continuato il sindaco – le Forze Armate e il loro modulare impegno messo in atto sia in Italia, sia all’estero per assicurare “pace e dignità”. Quarto ha ricordato anche la brillante operazione di evacuazione dei connazionali intrappolati negli scontri sanguinosi del Sudan dove infuria la guerra tra l’esercito e paramilitari di supporto rapido.
Alla cerimonia è intervenuto il presidente della locale sezione dell’ANPI Giovanni Matichecchia, il quale, a proposito dei conflitti in atto, ha riportato una frase di Gino Strada: se la guerra non viene buttata fuori dalla storia dagli uomini, sarà la guerra a buttare fuori gli uomini dalla storia. Non è con la guerra – ha sottolineato il presidente Matichecchia – che non determina né vinti né vincitori, che si risolvono i conflitti internazionali. Matichecchia ha concluso invitando al rispetto profondo e totale della costituzione difendendola dagli attacchi di chi vuole modificarla.
Il sindaco Fabrizio Quarto ha parlato del conflitto in Ucraina, del “dramma” dei migranti nel Mar Mediterraneo ed ha citato il Presidente della Repubblica, il quale, a proposito della costruzione di una fraternità europea, ha riportato il pensiero dei padri costituenti: promuovere a un tempo la necessaria solidarietà sociale, economica e spirituale, in cui le persone debbono completarsi a vicenda”. Spero – ha concluso il sindaco – che ci completiamo a vicenda, unendo le singole diversità e fissando l’orizzonte di pace e di giustizia sociale.