Io Gioco Legale “Rosario Livatino”
“Di fronte all’odio, alle prevaricazioni, alla violenza, alla mancanza di rispetto verso gli altri, c’è sempre una alternativa migliore. E trovare questa alternativa è compito di noi tutti, ma anche di ciascuno di voi”.
Con queste parole il prefetto di Taranto, Demetrio Martino, stamattina ha concluso il suo intervento” rivolgendosi a circa 200 ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Pascoli – Andria”, in occasione della dedicazione dell’impianto sportivo polivalente, denominato “Io Gioco Legale”, al giudice “Rosario Livatino”, dinanzi alle massime autorità provinciali e locali.
La struttura, ubicata presso il plesso scolastico “N. Andria” – Secondo Istituto Comprensivo, con ingresso da via Pasolini, è stata realizzata grazie al Programma Operativo Nazionale “Legalità” 2014-2020 – del Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza. L’impianto, progettato dalla scorsa amministrazione nell’ambito del Piano Azione Coesione 2007-2013, ha come obiettivo l’integrazione sociale dei giovani attraverso la sport, favorendo la diffusione di comportamenti orientati alla positiva socializzazione e al rispetto delle regole.
Il sindaco ha ricordato i 30 anni dalla morte del giudice Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e della scorta in seguito all’attentato verificatosi a Capaci proprio il 23 maggio del 1992 e l’uccisione del giudice Rosario Livatino, al quale è stata dedicata la struttura, invitando i ragazzi ad avere sempre presenti questi grandi uomini come esempio di legalità e ricordando gli alti valori costituzionali che ci hanno trasmesso.
Il dirigente scolastico Gianluigi Maraglino dell’I.C. “Pascoli-Andria” è intervenuto evidenziando come per un adolescente accettare le “regole” sia sempre un percorso difficile e faticoso. La legalità conviene e dove ci sono partecipazione, diritti e valori condivisi non ci può essere criminalità. La legalità – ha continuato Maraglino – è anche educare gli alunni al rispetto della persona umana attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri.
Il prefetto Demetrio Martino, che con il sindaco Fabrizio Quarto aveva svelato precedentemente la targa commemorativa, ha chiuso la sentita cerimonia rivolgendosi ai ragazzi presenti ed evidenziando che, con l’intitolazione dell’impianto sportivo al giudice Rosario Livatino, occorre prendere un impegno molto importante nei confronti di questa struttura: difenderla. Qui si fa un esercizio di democrazia: rispettare sempre l’avversario. Il prefetto, parlando un linguaggio diretto ai ragazzi e soffermandosi sul ruolo degli “influencer” ha auspicato che ogni giovane possa liberamente decidere da solo cosa fare, ma al contempo ha affermato che tra gli “esempi seguiti” dai ragazzi possano esserci personalità come Rosario Livatino, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, in modo da poterne ripercorrere le loro vite straordinarie.