Viviamo in una società complessa, multietnica, multi religiosa, multiculturale, globalizzata in cui le persone sono sempre più interconnesse grazie alla rete e ai social network, che certo avvicinano da un lato e dall’altro accrescono distanze, anche quelle dai luoghi in cui le nostre vite si intrecciano quotidianamente.
Così il sindaco Fabrizio Quarto, in apertura del discorso per l’annuale appuntamento con la “Festa dell’Immacolata Concezione”.
L’arciprete don Fernando Balestra ha affidato il suo messaggio ad una preghiera per la Vergine Immacolata di San Massimiliano Maria Kolbe, sacerdote e martire. Don Balestra ha invocato lo sguardo materno della Madonna sul popolo di Massafra, chiedendo la sua intercessione.
Il sindaco, rivolgendosi alla Immacolata, ha affermato che mai come in questi anni abbiamo bisogno di fari che possano illuminare il nostro percorso giornaliero, costantemente orientato, non senza difficoltà, alla condivisione e all’ascolto.
Da poche settimane – ha continuato Quarto – sono stato riconfermato alla guida di questa grande città. Ne sono sinceramente onorato e al contempo sento tutta intera la responsabilità per il futuro di Massafra. Tante opportunità di sviluppo si stanno prospettando con l’arrivo dei fondi del conosciuto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La crescita e il benessere della nostra comunità passano anche attraverso il nostro impegno ad intercettare ogni possibile risorsa e occasione di sviluppo.
Ai piedi del simulacro della Madonna, posto in alto sull’angolo della Casa Comunale, punto privilegiato di osservazione della storia massafrese, un agente della Polizia Locale ha deposto una corona di fiori, come rinnovo dell’affidamento della collettività massafrese all’Immacolata Concezione.
Il sindaco Quarto ha concluso l’intervento con un pensiero del Santo Padre rivolto a politici e amministratori: “Dalla crisi non si esce da soli. Preposti a servire il bene comune, ora siete chiamati a collaborare, attraverso la vostra azione politica, a rinnovare integralmente le vostre comunità e la società intera. Non bisogna sconfiggere solo “il virus”, ma nemmeno “tornare allo status quo antecedente la pandemia. Bisogna affrontare le cause profonde che la crisi ha rivelato e amplificato: la povertà, la disuguaglianza sociale, l’estesa disoccupazione e le mancanze di accesso all’educazione”.
L’ultimo pensiero del sindaco è stato per la diffusione del contagio da Covid-19 che impone ancora particolari precauzioni. I momenti di festa che si approssimano – ha concluso Quarto – rappresentano un rischio alto di diffusione del virus. Impegniamoci a viverli con il necessario e indispensabile senso di responsabilità e con il rigoroso rispetto delle norme anti Covid.
Alla cerimonia hanno partecipato autorità civili, militari e rappresentanti del mondo scolastico, associazioni combattentistiche e di volontariato.