31 maggio 2021, una giornata storica per la nostra città.
Dopo oltre un decennio di lotte per denunciare l’emergenza ambientale e sanitaria di Taranto, finalmente un Tribunale ha riconosciuto la colpevolezza di chi negli anni ci ha inquinato e ammazzato.
Esemplari le condanne a carico degli imputati che, dalla dirigenza della fabbrica alla politica, hanno gravissime responsabilità sul disastro ambientale perpetrato ai danni della nostra terra.
Il momento della lettura del dispositivo ci ha ripagati di tutte le battaglie che abbiamo affrontato in questi anni, fino alla perdita del posto di lavoro, come accaduto al consigliere Battista e ai tanti operai che accanto a lui hanno denunciato quanto accadeva all’interno del siderurgico.
Come ampiamente previsto, però, oggi è anche la giornata in cui tutti salgono sul carro dei vincitori.
Dal Sindaco Melucci, industrialista convinto, che si dichiara commosso per la sentenza, dimenticando di essere parte integrante di quel partito criminale che ha consentito, con ben 12 decreti, che l’Ilva continuasse a produrre acciaio e tumori; passando per il Governatore Emiliano che, eletto in seno allo stesso PD, dichiara trionfante che finalmente è stato accertato “…che i cittadini di Taranto hanno dovuto subire danni gravissimi da parte della gestione Ilva…”; infine, non certo per importanza, prendono parte al carnevale dell’ipocrisia le Organizzazioni Sindacali che, se in fabbrica difendono strenuamente la produzione ad ogni costo, nelle aule di giustizia si costituiscono parte civile, sia come organizzazioni che come singoli.
Siamo solo al primo grado di giudizio, abbiamo vinto un’importantissima battaglia che ha portato alla confisca degli impianti però la guerra è ancora lunga. Restiamo, inoltre, in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che – ci auguriamo – tenga in considerazione le pesantissime responsabilità accertate questa mattina.
Noi, come sempre, saremo pronti a combattere in prima linea perché la città venga liberata da questo eco-mostro.
Massimo Battista e Rita Corvace
Una città per cambiare – Taranto