Il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge contenente le norme per assicurare gli incontri in ambito ospedaliero tra pazienti in condizioni critiche e loro familiari, di cui è primo firmatario il consigliere Antonio Tutolo, a cui si è aggiunta la firma del consigliere Fabiano Amati.
Il provvedimento, pur non essendo stato iscritto all’ordine dei lavori, ha ottenuto il via all’esame grazie ad una mozione richiesta dallo stesso proponente Tutolo e votata a maggioranza dall’Aula, con cui si chiedeva di anticipare il punto nella seduta odierna.
La legge chiede ai direttori delle Unità operative sanitarie di adottare con urgenza il Documento di umanità e sicurezza di stabilimento, per consentire visite in ospedale a pazienti in fase di criticità clinica, da Covid-19 o meno, in considerazione del bisogno oggettivo particolare e delle straordinarie necessità di natura psicologica. La Giunta regionale può dettare modifiche operative per la semplificazione delle procedure.
Le disposizioni della presente legge si applicano, fatte salve norme legislative o disposizioni amministrative meno restrittive, anche agli ospiti delle strutture socio-assistenziali.
Nell’articolato è disciplinata l’adozione e attuazione del Documento di sicurezza, demandata ai direttori delle Unità operative. Il documento detta disposizioni per la definizione dello stato di condizione clinica critica e comunque in tempo per assicurare la partecipazione attiva del paziente agli incontri, procedure amministrative e sanitarie d’ammissibilità, comprese le modalità di vestizione e svestizione dai Dispositivi di protezione individuali, orari e tempi massimi degli incontri, vigilanza dell’operatore sanitario, condizioni di massima riservatezza possibile, disposizioni suppletive di sicurezza qualora il congiunto ammesso all’incontro sia affetto da Covid-19 e ogni altra disposizione per lo svolgimento in sicurezza degli incontri.
Con un emendamento a firma dei capigruppo Grazia Di Bari (M5S) e Gianfranco Lopane (CON), approvato a maggioranza, è stata concessa la possibilità al direttore dell’unità operativa o facente funzione, ad autorizzare le visite dei congiunti in caso di richiesta o a promuoverle rivenendo un chiaro beneficio per il paziente, avendo particolare cura di garantire la discrezione, la riservatezza e la dignità di tutti gli altri pazienti nello stesso reparto.