All’interrogazione presentata dal consigliere Renato Perrini (FdI), in merito alla richiesta di annullamento delle sanzioni per mancata disdetta di visite o esami antecedenti all’attivazione del servizio di recall telefonico, ha risposto l’assessore alla sanità Pierluigi Lopalco.
Nella risposta l’assessore ha fatto riferimento alle norme statali che prevedono l’intervento e, quindi, la commisurazione di sanzioni nel momento in cui l’utente non si presenti o non preannunci l’impossibilità di fruire di una prestazione prenotata, che appunto è tenuto, quando non è esente, al pagamento della quota di partecipazione. Ha aggiunto che è prevista anche l’applicazione di una penale e che l’utente che non disdice entro quarantotto ore precedenti l’appuntamento è in generale esonerato dalla quota di partecipazione nei casi di ricovero, malattia, gravi motivi familiari, situazioni oggettivamente imprevedibili. L’assessore Lopalco ha anche detto che a seguito di apposito monitoraggio si è osservato che, dietro utilizzo del sistema di recall, che i CUP hanno posto in essere e di solleciti agli utenti all’avviso di disdetta, c’è stato un numero non trascurabile di mancate presentazioni che comunque creano un problema importante di tipo organizzativo.
Lopalco ha spiegato che è stato valutato, anche in risposta all’interrogazione del consigliere Perrini, di avviare già un’interlocuzione con l’ASL di Taranto, per capire se il recall telefonico è stato effettivamente efficace e se sia stato o no verificato il periodo di fruizione del diritto dell’utenza ad essere prescritta questa sanzione o il diritto della ASL di mettere in atto l’azione di recupero crediti. Da parte dell’ASL di Taranto non è stata data ancora alcuna risposta ma nel momento in cui dovessero essere dovute, se l’Amministrazione non dovesse richiedere il recupero, esiste anche una possibilità, successivamente da parte dell’Amministrazione, di essere chiamata per danno erariale