Le naturali criticità di un nuovo servizio, dopo anni di gestione da parte delle associazioni, erano prevedibili.
Ma l’entusiasmo dei dipendenti, la maggior parte usciti dall’ombra del lavoro nero, sta consentendo di sopperire con i loro sacrifici e uno straordinario impegno personale, a un organico a cui mancano almeno 50 soccorritori.
«È una corsa contro il tempo ma ne eravamo consapevoli» dicono Cosimo Sardelli, Massimo Ferri e Giovanni Maldarizzi, rispettivamente Segretari Generali della Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
«Dobbiamo subito procedere a un nuovo avviso pubblico per raggiungere le 384 unità previste dal piano approvato dalla Regione Puglia – proseguono i rappresentanti sindacali – anche perché con i servizi aggiuntivi della stagione estiva la situazione sarà ancora più difficile».
Per la distribuzione del personale nelle postazioni del Servizio è nell’interesse di tutti applicare i criteri concordati con l’azienda. Infatti Il sindacato confederale ha il dovere di far osservare i criteri di priorità previsti, come il posto in graduatoria o l’anzianità di servizio, anche se tutte le istanze dei lavoratori, a incominciare da coloro assegnati in postazioni lontane dalla propria residenza e difficili da raggiungere, in particolare nel turno notturno, saranno sicuramente soddisfatte con il ripianamento dell’organico.
«È necessario intervenire anche per gli adeguamenti – continuano le segreterie territoriali – delle strutture che accolgono le postazioni e per questo abbiamo scritto sia alla Sanitaservice che alla Asl Taranto. Qualcuno ha paura del rispetto delle regole ma non certo il sindacato confederale e non certo i lavoratori».
E concludono: «Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sono un’altra cosa: hanno una visione solidale della società e lo dimostrano ogni giorno nella tutela di chi il lavoro ce l’ha e di chi il lavoro lo cerca, anche nel Servizio di Emergenza internalizzato nel nostro territorio. Le difficoltà ci sono ma abbiamo indicato la strada per superarle e siamo determinati a percorrerla tutta insieme ai lavoratori»