Firmato l’Accordo di programma sui rifiuti agricoli. Ieri mattina il vicepresidente di CIA Agricoltori Italiani Puglia, Giannicola D’Amico, ha siglato l’atteso provvedimento a salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura e grazie al quale saranno individuati i centri organizzati di raccolta.
L’obiettivo è quello di garantire la corretta gestione e la tracciabilità dei rifiuti agricoli di materie plastiche, semplificando gli adempimenti amministrativi a carico dei produttori agricoli.
L’intesa raggiunta tra Regione Puglia, Ager, Polieco e le associazioni di rappresentanza agricola mira a tutelare la salute delle persone e salvaguardare l’ambiente e l’attività agricola.
«CIA Agricoltori Italiani della Puglia e Movimento Agricoltura sollecitavano, da tempo, un provvedimento in questa direzione per la gestione dello smaltimento dei rifiuti e si dichiaravano già disponibili a supportare e sensibilizzare gli operatori agricoli nell’utilizzo dei circuiti organizzati di raccolta per una corretta gestione dei rifiuti agricoli – spiega il vicepresidente D’Amico – Non posso che sottolineare il fattivo interessamento da parte dell’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia e del presidente della quarta Commissione Francesco Paolicelli, che avevano espresso il proprio favore verso un’iniziativa che mettesse gli agricoltori nelle condizioni di smaltire il materiale utilizzato nei campi a costi e con modalità più sostenibili, soprattutto attraverso accordi con i consorzi delle aziende di raccolta e smaltimento dei rifiuti».
I teloni che coprono i vigneti svolgono una funzione fondamentale: proteggono le piante e sono utili al processo di sviluppo dell’uva.
«L’accordo è senza dubbio un fulgido esempio di buona politica – fa notare Peppe Creanza, direttore di CIA Levante – È del tutto evidente che quando la politica si mette al servizio della comunità si traggono vantaggi per tutti, per le famiglie, per le imprese e per le amministrazioni pubbliche. La questione dei rifiuti andava affrontata senza colpevolizzare né i produttori né uno strumento che, in quanto tale, deve essere utilizzato nel modo migliore e poi smaltito seguendo i dettami della normativa. Per questo non possiamo che esprimere viva soddisfazione per questo accordo».