«Abbiamo assistito da spettatori alla visita a Taranto del Presidente del Consiglio e di altri sette ministri. Siamo attenti e grati dell’attenzione che il Governo, grazie anche al Sottosegretario Mario Turco, pone nei confronti del nostro territorio». All’indomani della firma degli accordi nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo di Taranto interviene il segretario interprovinciale di Casartigiani Taranto Stefano Castronuovo per porre l’attenzione su alcuni aspetti a tutela delle imprese artigiane, destinatarie dei progetti messi in campo nell’ambito del Cis.
A cominciare dalla costruzione del nuovo ospedale “San Cataldo”. «Riteniamo – riferisce Castronuovo – che tale opera possa essere un’occasione di lavoro per le piccole imprese ma allo stesso tempo, se i lavori si concluderanno nei tempi dichiarati, diventerà presto un polo di prevenzione e cura per dare risposta ai tanti malati del territorio, oltre che fucina di formazione di giovani medici».
A tal proposito, l’inaugurazione della Scuola di Medicina nell’ex sede della Banca d’Italia, «rappresenti un punto di svolta per il territorio. Già nel 2010 Casartigiani firmò una convenzione di collaborazione accademica per la formazione e la ricerca con l’università degli studi di Bari. Crediamo, infatti, che alle base della rinascita e della riconversione vi sia la necessità di far studiare in nostri figli sul territorio al fine di supportare la loro formazione e incentivare l’avvio di nuovi progetti. In relazione all’autonomia dell’università con la creazione di un ateneo tutto tarantino – prosegue- riteniamo sia indispensabile avere un autonomia non solo didattica ma anche amministrativa con la creazione dell’università di Taranto, un obiettivo che sin da oggi le istituzioni nazionali e regionali dovranno impegnarsi a raggiungere».
Tra i progetti più importanti inseriti nel Cis, a detta di Casartigiani, vi è la riqualificazione della Banchina Torpediniere. «Siamo grati al Presidente dell’autorità portuale, promotore del progetto e auspichiamo possa realizzarsi in tempi stretti con la sinergia del mondo imprenditoriale che dovrà, insieme all’Autorità portuale (destinataria delle aree) e al Comune programmare attentamente le attività ricettive e di sviluppo del settore turistico».
In merito all’accordo di programma tra Autorità portuale, Agenzia delle dogane e CNR per la creazione di un laboratorio merceologico e ambientale da realizzarsi in continuità con il Porto di Taranto, per il controllo sulle merci delle navi che transiteranno nella Zona Franca Doganale, Casartigiani suggerisce l’adozione in tempi brevi di strumenti di innovazione tecnologica nei processi doganali, come già rivendicato dalla categoria di autotrasporto. «Rendere competitivo il porto di Taranto è l’unica via per agevolare i traffici e salvaguardare le categorie più deboli come quello dell’autotrasporto. – rileva Castronuovo – Di certo finchè non si realizzerà il progetto di sportello unico portuale bisognerà mettere in atto azioni transitorie per agevolare il settore autotrasporto e la competitività dello scalo ionico».
Anche l’investimento del gruppo Ferretti sull’area ex Yard Belleli, «è una grande opportunità per il territorio per creare posti di lavoro ed economia non solo diretta ma anche indiretta attraverso la creazione di un indotto composto da artigiani che possano fornire manodopera specializzata. Sarà dunque – prosegue il segretario di Casartigiani – importante formare professionalità che possano soddisfare le richieste di Ferretti, e dunque sarà determinante il ruolo di Regione e Università per mettere in campo tutte le risorse necessarie a livello accademico e di qualificazione professionale. Non conoscendo il piano industriale di Ferretti sollecitiamo gli organi competenti a sensibilizzare la multinazionale a un rapporto stretto con il territorio e a un coinvolgimento diretto con le piccole imprese».
A tal proposito Casartigiani, a tutela delle imprese che rappresenta, fa sue le dichiarazioni del Premier Conte: “Noi vogliamo investimenti sostenibili che arricchiscono le comunità nazionali e territoriali, non consentiamo investimenti predatori , vogliamo investimenti che ci consentano di tutelare tutti i nostri asset strategici e ci difenderemo con le unghie e con i denti.”
Ultimo punto contenuto nel Cis e che merita attenzione da parte di Casartigiani, riguarda il Piano Sociale di Zona. «Avremmo voluto condividerne i contenuti con le amministrazioni locali. Speriamo che il piano serva a creare nuove opportunità lavorative e che non ci si riduca a utilizzare queste risorse come mero assistenzialismo», fa presente Castronuovo.
Indispensabile inoltre un grande piano delle infrastrutture e l’istituzione di un Ente Fiera dello Jonio per rendere la provincia di Taranto competitiva e garantire al territorio la rinascita economica e produttiva.
«Innovazione, sostenibilità e riconversione sono stati i temi centrali su cui si intende lavorare. Tuttavia, conclude, non si può parlare di questi temi senza considerare l’artigianato. Casartigiani continuerà dunque a seguire con attenzione gli sviluppi del CIS facendoci ancora una volta