Riapre per “brevi” passeggiate il parco pubblico “Madre Teresa di Calcutta”, ma solo ed esclusivamente per i pazienti con gravi e dichiarate disabilità e per i loro accompagnatori. Questa la determinazione del sindaco Fabrizio Quarto adottata in periodo di misure precauzionali finalizzate a contrastare il diffondersi del COVID-19.
Per accedere al Parco è necessario portare con sè l’autocertificazione prevista per gli spostamenti, nonché la documentazione attestante lo stato clinico del paziente, inerente a condizioni di autismo, patologie di neuropsichiatria infantile e/o altro handicap grave supportato da diagnosi clinica specialistica. L’accesso controllato avverrà dalle 16.00 alle 19.00, dal lunedì al sabato e sarà possibile seguendo precise condizioni di sicurezza: indossare mascherina, guanti di protezione e rispettare la distanza di 1,80 metri da altre persone.
L’ingresso sarà presenziato dal gruppo della Croce Rossa Italiana e dai volontari della Protezione Civile. Per informazioni è possibile rivolgersi al numero 329.7440577.
La decisione di rendere fruibile il parco “Madre Teresa di Calcutta” alle persone disabili, sebbene con modalità stringenti, è emersa a seguito di una serie di istanze pervenute agli Uffici comunali e in particolare al consigliere Michele Bramante, da parte di alcuni genitori, medici e dall’associazione “I bambini delle fate”, che si relazionano con pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico e che hanno manifestato le difficoltà emerse in questo periodo di “restrizioni”, dovuto all’emergenza sanitaria in atto.
Dopo una serie di dettagliati approfondimenti è stato deciso di permettere, a fini strettamente terapeutici, dei brevi periodi di passeggiata al di fuori delle mura domestiche.
“Ancora una volta – dicono l’assessore alle Politiche Sociali, Maria Rosaria Guglielmi e il consigliere comunale Michele Bramante – l’Amministrazione comunale mette al centro della sua agenda il sostegno alle persone fragili, dimostrando nei fatti, così come annunciato dall’inizio della pandemia, che nessuno sarebbe stato lasciato solo. Un atto concreto, quello di permettere l’accesso al parco Madre Teresa di Calcutta alle persone con disabilità grave, che va incontro soprattutto alle esigenze dei genitori che spesso devono affrontare momenti delicati da gestire in modo particolare”.