Far gioco. Giovedì 11 maggio, alle ore 17.30 all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in programma “Ludimannari”, evento di restituzione finale del progetto Gioco d’Azzardo Patologico (GAP), promosso da SerD Asl Taranto e Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con Crest. Sul palco di via Deledda le comunicazioni degli alunni dei cinque Istituti Comprensivi aderenti al progetto (Vico-De Carolis, Alfieri, Carrieri-Colombo, Pirandello-Falcone e XXV Luglio-Bettolo). Interverranno la dott.ssa Vincenza Ariano per l’Azienda Sanitaria Locale della provincia di Taranto, la dott.ssa Giulia Dellisanti per il Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, i dirigenti e i docenti delle scuole medie coinvolte. Ingresso libero.
Terzo anno consecutivo per il progetto destinato alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico tra i giovani, anzi giovanissimi studenti. Infatti, il desiderio di sfidare la fortuna si scopre sempre più presto, complice il diffondersi di strumenti che anche “a distanza” consentono non solo di giocare, ma di sentirsi parte di un gruppo con cui giocare e con cui misurarsi. I telefonini, divenuti ormai tutti smartphone, consentono di giocare in rete restando comodamente sdraiati sul proprio letto, offrendo il “brivido” della sfida con una vasta gamma di videolottery, di slot machine, passando anche dai giochi a carte come il poker online o il Win for Life, fino ai più semplici gratta e vinci online. La soglia di età per regalare il telefonino è praticamente inesistente, già a tre anni i piccoli si divertono a giocare con il cellulare dei genitori, se non con uno già loro. Di qui la scelta di destinare progetti di prevenzione agli adolescenti che frequentano la scuola media, trovando la collaborazione convinta di cinque Istituti Comprensivi della città: Vico-De Carolis, Alfieri, Carrieri-Colombo, Pirandello-Falcone e XXV Luglio-Bettolo.
In ciascuna scuola media è stato coinvolto un gruppo di alunni di terza classe (max 30 partecipanti), con l’eccezione di un gruppo di seconda classe dell’Alfieri, che ha avuto modo di conoscere il SerD, ovvero il Servizio di assistenza per contrastare le dipendenze predisposto dalle Asl. Dopo aver presentato la problematica per il tramite della narrazione teatrale “Ludomannaro” di Giovanni Guarino, operatori del SerD Asl Taranto hanno illustrato ai ragazzi gli obiettivi e le modalità con cui possono aiutare a superare la dipendenza dal gioco d’azzardo e, in seguito, distribuito un questionario finalizzato a conoscere e monitorare la diffusione di tale dipendenza in questa fascia d’età.
La presa di coscienza da parte del gruppo di alunni è stata poi favorita dall’esperienza di un laboratorio teatrale che li ha coinvolti per cinque incontri nella scrittura di una storia originale a partire dai vissuti personali rispetto alla tematica, procedendo poi alla messa a punto di una breve drammatizzazione. Nel pomeriggio di giovedì 11 maggio all’Auditorium TaTÀ, al rione Tamburi di Taranto, il gruppo di lavoro di ciascuna scuola media presenterà la propria comunicazione teatrale, dando corpo a un forte momento di confronto e di condivisione tra studenti provenienti da istituti scolastici e da quartieri cittadini tanto diversi. Le attività di laboratorio sono state curate dal Crest, in particolare da Giovanni Guarino, responsabile progetti educativi e attività animazione territoriale, e gli operatori Elisabetta Cordaro, Nicoletta D’Ignazio, Jlenia Mancino e Andrea Romanazzi.
Entrare in gioco. Il progetto “Ludimannari” prevede anche una diversa fase di lavoro destinata agli anziani, altra utenza debole e assai sensibile al richiamo del gioco d’azzardo, anche nelle forme meno evolute e digitalizzate. Negli spazi di cinque diversi quartieri di Taranto, quali Auser (Associazione per l’invecchiamento attivo) Tamburi, Auser Solito-Corvisea, Parrocchia Sant’Egidio di Lama, Parrocchia San Massimiliano Kolbe di Paolo VI e Parrocchia Santi Angeli Custodi dei Tamburi, interverranno gli operatori del SerD Asl Taranto e del Crest per dare vita a un’occasione di confronto e di informazione a partire dalla narrazione teatrale di Giovanni Guarino.