Mercoledì 10 giugno al Parco della Civiltà di Grottaglie (Ta) si è svolta la prima riunione provinciale di Taranto del Movimento Impresa, associazione no profit nata durante il lockdown e composta da professionisti del settore horeca, spettacolo, lidi balneari, attività di comunicazione ed eventi, che ha al suo attivo più di 100 aderenti dalla sola zona tarantina.
All’incontro, al quale è intervenuto il Presidente Pasquale Dioguardi e Gianni Del Mastro, membro del direttivo dell’associazione, hanno partecipato oltre 50 imprenditori provenienti da Grottaglie e da altri comuni come Taranto, Martina Franca, Pulsano, San Giorgio Jonico, Massafra e Palagiano.
“Inizialmente abbiamo fatto un excursus dell’attività svolta – ha spiegato Anna Ballo, delegata della provincia tarantina – dalla costituzione alle successive iniziative svolte in questi tre mesi di lavoro. Successivamente ci siamo concentrati sull’analisi di alcune problematiche che proprio in questo momento si abbattono sui nostri settori di riferimento, ovvero horeca, wedding ed eventi”.
Principale argomento di questa seconda fase del dibattito è stata la restrizione che le attività stanno subendo. Sebbene la Puglia registri 1 nuovo caso di Covid19 (bollettino epidemiologico Regione Puglia 11 giugno), la prospettiva di ulteriori limitazioni a livello nazionale, regionale e locale, turba la tranquillità di imprenditori il cui auspicio è quello di riprendere la propria attività lavorativa nella sicurezza e nella serenità.
“Oltre al rispetto dei protocolli, quindi a mantenere le distanze di sicurezza, a ridurre il numero dei coperti e altro ancora, abbiamo ricevuto dal Sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò, il limite di orario. A mezzanotte e mezza tutte le attività devo essere chiuse. Riteniamo che questo sia un serio problema, specie in vista dell’estate, perché terrà lontani clienti e i turisti”.
Protocolli da seguire; controlli a tappeto; restrizioni, difficoltà ad accedere agli ammortizzatori sociali e ai bandi regionali di derivazione europea, trasformati grazie al Movimento Impresa da fondi per investimento a liquidità legata al covid19; il termine della cassa integrazione per i dipendenti; Questi fattori e un clima generale di sfiducia, comportano grosse difficoltà, al punto che gli stessi imprenditori dell’associazione sono pronti a chiedere incontri urgenti con le autorità, sindaci, vice questore arrivando anche al Prefetto.
“Siamo in difficoltà e lo saremo ancor più tra qualche girono perché non abbiamo al momento disponibilità di cassa integrazione. Avremo l’obbligo di rimettere a lavorare tutti i dipendenti, sebbene lavoro non ce ne sia. A oggi non abbiamo ancora una direttiva ufficiale da parte dell’Inps e da parte del Ministero. Questo è un aspetto molto serio che comprometterà la vita delle nostre aziende, i posto di lavoro dei nostri collaboratori e le sorti di numerose famiglie pugliesi”.